Prima di passare a parlare nello specifico di fobia sociale, è opportuno dire che la fobia, più in generale, rientra nei disturbi d’ansia ed è la paura irrazionale di qualcosa. Pur avendo, la persona che la prova, consapevolezza del fatto che non esistono razionalmente elementi a sostegno della pericolosità dell’oggetto, animale o situazione che suscita paura, non si può fare a meno di averne. La paura che si sente è delle volte talmente ingovernabile da trovare rimedio solo nell’evitamento del cosiddetto stimolo fobico. Si starà attenti allora a non entrare in contatto con ciò che spaventa e che può addirittura esitare in stati d’ansia più o meno gravi.
Certamente la gravità della situazione è contestuale. Dipende cioè da cosa si è costretti ad evitare, per non essere preda di stati d’animo che possono sfociare anche in veri e propri attacchi di panico, e da quanto ciò che li scatena è centrale nella vita quotidiana della persona.
Facciamo un esempio. Si può avere paura di volare e condurre uno stile di vita per cui prendere un aereo non è necessario né il fatto di non viaggiare in giro per il mondo costituisce soggettivamente una grossa rinuncia. In altre parole, si potrebbe decidere di non volare concludendo che ciò che si perde non è più importante dell’esigenza di sentirsi al sicuro. In una diversa situazione, si potrebbe svolgere un tipo di lavoro che richiede invece di spostarsi entro lunghe distanze colmabili solo spostandosi in volo, per cui la paura di volare diventa estremamente limitante ed evidentemente problematica, tanto da richiedere ad esempio l’aiuto di un professionista.
Pensiamo a questo punto al peso che può arrivare ad avere sulla vita di chiunque la fobia sociale, detta anche ansia sociale. La fobia sociale Milano (chiamo in questo modo la fobia sociale per facilitare quanti cercano con queste parole-chiave sul web informazioni al riguardo) si riferisce alla paura di affrontare situazioni sociali di varie entità. La paura sottesa a questo disturbo d’ansia, in particolare, è quella di essere esposti al giudizio degli altri sentendosi inadeguati.
Le situazioni sociali in grado di scatenarla possono variare moltissimo ed includere anche situazioni in cui l’aspetto prestazionale non sia così predominante. Ciò vuol dire che, oltre alle circostanze in cui si sia chiamati a parlare in pubblico o ad esibirsi davanti ad una platea, a far scaturire la fobia sociale possono essere anche situazioni più neutre. Mangiare, bere, parlare, camminare, ballare sono tutti comportamenti naturali che, in presenza di altre persone, viste come potenzialmente giudicanti, possono diventare molto faticosi, fino a paralizzarsi. Non è soltanto la paura di apparire stupidi e inadeguati a frenare, ma il timore di mostrare i sintomi legati alla propria ansia diventa anch’esso un elemento di disagio, che amplifica la sintomatologia stessa.
Chi soffre di fobia sociale può dunque mettere in atto rinunce progressive (a feste, incontri piacevoli, vacanze, ma anche ad occasioni di studio o lavorative) che possono far perdere occasioni preziose di auto-realizzazione e condurre ad un isolamento davvero impoverente.
Differenze con altri disturbi
La fobia sociale Milano non va confusa con la timidezza. La timidezza può essere inquadrata più come un aspetto caratteriale, il quale non ha un impatto così restringente o invalidante sullo svolgimento delle normali attività quotidiane. Chi è timido, per quanto in difficoltà in situazioni di auto-esposizione, non è detto che le eviti a tutti i costi e, ad ogni modo, non diventa preda di crisi d’ansia o al limite di attacchi di panico quando è impossibile evitarle.
Un’ulteriore distinzione va fatta rispetto alla depressione. Anche la depressione infatti ha tra i suoi sintomi il ritiro sociale, ma in questo caso il ritiro non è dovuto all’evitamento ansioso quanto piuttosto al tono basso dell’umore.
Sicuramente la fobia sociale è collegata invece all’autostima, in due modi: sia perché la bassa autostima induce a fare previsioni catastrofiche sulla propria partecipazione a contesti sociali, sia perché l’esito di questa partecipazione, in cui si trova conferma della propria inadeguatezza anche a causa dei sintomi di cui si è preda, porta ad un ulteriore indebolimento dell’autostima.
Fobia sociale cause
Tra le cause della fobia sociale Milano vi è una difficoltà nella capacità di regolazione affettiva, processo di modulazione delle emozioni che si sviluppa soprattutto a partire dalle prime interazioni madre-bambino. In presenza di una capacità deficitaria di regolazione affettiva, il timore fa presto a diventare paura, che a sua volta degenera facilmente in sensazioni incontrollabili e soverchianti di ansia, terrore e panico.
Chi ha subìto dei traumi può essere inoltre più predisposto a sviluppare un disturbo del genere, considerata la vergogna che spesso si accompagna all’aver vissuto esperienze traumatiche e che costituisce un aspetto centrale nel determinare quel senso di inadeguatezza nell’ambito della fobia sociale.
Fobia sociale rimedi
Dalla fobia sociale si può guarire?
La risposta è sì, a patto che non si pretenda di curarsi da soli.
Una cura mirata è sicuramente la psicoterapia. La psicoterapia ispirata alla psicoanalisi relazionale, in particolare, è un approccio terapeutico che non offre strategie ad hoc né fornisce strumenti validi per tutti per affrontare direttamente le situazioni fonte d’ansia, ma punta alla comprensione profonda delle specifiche dinamiche sottostanti al disturbo che si è sviluppato.
Un orientamento di questo tipo ha il considerevole vantaggio di tenere conto della specificità di ognuno e di curare in maniera personalizzata. Questo è un modo affidabile per produrre un cambiamento reale e duraturo, che prevenga il ripresentarsi del disturbo o la formazione di altri sintomi in risposta alla scomparsa della fobia.
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